martedì 10 giugno 2014

Serie tv: my first love


Non c'è pace per uno come me che si ciba quotidianamente di serie tv. Scrivo già per svariati web magazine ma non ho mai avuto uno spazio tutto mio per poter esternare la passione e l'amore che ho per il mondo delle serie tv americane ed inglesi. Una storia d'amore che mi coinvolge di giorno in giorno, che a volte mi fa piangere, a volte ridere, ma è una passione che cresce a dismisura ed in maniera incontrollata. 

Sono fidanzato con le serie tv ufficialmente da quando avevo 14 anni, in quella magica estate  del 2000, ma la relazione seppur non con continui alti e bassi, è nata fin da quando ero alle scuole medie. Buffy è stata la prima serie che ha fatto scattare una molla in me, poi sono arrivati Dawson's Creek, Streghe ed una scia interminabili di teen-drama che con calma e parsimonia, hanno formato il carattere ed il mio modo di essere. La voglia di serialità mi ha poi portato alla scoperta dei grandi classici come X-Files, Beverly Hills, Melrose Place e tanti altri. Ora a 29 anni compiuti, ho una buona cultura in fatto di serie tv, e posso individuare quale sarà il prodotto che potrà essere un guilty pleasure o quello che sarà un flop, quale sarà la serie cult o quella da scoprire ed amare in tutte le sue sfaccettature. Tutto questo lo devo anche alle serie tv inglesi, che mi hanno aperto ad un altro mondo fatto di grandi emozioni, storie incredibili e grande performance attoriali. 



Ma perchè questo Blog. perchè L'isola delle serie tv? Io ho sempre visto l'universo dell'entertainment come un luogo fuori dal mondo, etereo, dove si possono coltivare e costruire i nostri sogni; ho questa visuale delle serie tv. Un'isola in mezzo al mare, dove non si soffre il caldo e dove non c'è crisi economica, e tutti i personaggi di fantasia vivono  le loro avventure giornaliere, ed io da spettatore piango, rido e mi emoziono per loro. Questo spazio virtuale vuole essere per me non solo un valvola di sfogo e poter scrivere di tutte le mie passioni, ma vuole essere un modo per poter comunicare con quell'isola sperduta e magari un giorno poter abbracciare e stringere la mani di tutti i miei beniamini. 

Carlo Lanna 

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