lunedì 16 giugno 2014

Scandal, intrighi ed amori all'ombra della Casa Bianca


Arriva inesorabile anche un pensiero su Scandal, la serie di enorme successo creata da Shonda Rhimes la fautrice del successo di Grey's Anatomy e Private Practice. Questo post arriva puntuale dopo la visione del finale di stagione che, mio malgrado, ho potuto apprezzare solo ieri sera qualche settimana dopo la trasmissione americana e ad un passo da quella italiana. Allora complessivamente, la terza stagione, è stata a prova di bomba, nel senso che all'interno del plot si è dato libero sfogo al drama nudo e crudo con molti eccessi e trovate bizzarre, eppure sembra che manchi qualcosa per rendere a dir poco superlativo questo terzo ciclo di episodi.

C'è da dire prima di tutto che Scandal è stata la serie della rivalsa per Shonda Rhimes. La famosa produttrice ora nuova Regina dei drammi televisivi, era arrivata ad un punto della sua carriera che doveva osare per scrollarsi di dosso quell'alone ospedaliero che le si stava attaccando sui vestiti. L'insuccesso di Off The Map mise in grande crisi la creatività di Shonda, poi è arrivato Scandal ed il suo genio è esploso prorompente più che mai. Giunto  al suo terzo anno di programmazione e con un quarto ciclo di episodi che partirà il prossimo settembre, Scandal con il tempo ha potuto rafforzare i suoi punti deboli, perdere quel suo alone da dramma procedurale e puntare su intrighi politici, storie d'amore al limite, omicidi e colpi bassi. Dopo una prima stagione introduttiva ma dal grande fascino, una seconda sfavillante dove non si dimentica il tentato omicidio del Presidente degli Stati Uniti, la terza ha superato qualsivoglia aspettativa però il finale è riuscito a metà. Le emozioni ed i colpi di scena non sono mancati, ma il plot era così' tracotante di eventi che alcuni si sono risolti in maniera frettolosa, come se si volesse ristabilire a tutti i costi un precario equilibrio. Ma andiamo con ordine.



Perchè il finale mi è piaciuto.Dopo un stagione che ha superato ampiamente le aspettative, la serie doveva concludere il suo ciclo di eventi in maniera ottimale ed in parte questo è accaduto. In appena 42 minuti non solo il rapporto tra Oliva (Kerry Washington) e Grant  (Tony Goldwyn) è giunto ad un punto di svolta, ma un piano diabolico è arrivato a compiersi regalando attimi di puro terrore, ed il tanto atteso confronto tra madre/figlia sfiora la tragedia. Questo è solo la punta dell'iceberg e non voglio certo stare qui a rovinare la sorpresa a chi non ha visto l'episodio. Quindi il finale di stagione mi è  piaciuto perchè è riuscito a dosare saggiamente tutti gli ingredienti fondamentali di un drama eclettico, elettrizzante e dal grande fascino. Al suo interno c'è tutto quello che può piacere al pubblico (almeno quello meno esigente), senza dimenticare una sottile vena di retorica e tante frasi ad effetto.
Perchè il finale non mi è piaciuto. E' bello ciò che è bello non è bello ciò che piace, così recita un famoso detto. E quindi mi tocca fare una precisazione per evitare incresciose discussioni. Scandal è per davvero un piccolo capolavoro della serialità moderna, ma diciamoci la verità non è stata un pò eccessiva tutta la stagione? Troppa carne a cuocere, troppa voglia di stupire e quindi il finale così carico di tensione, si è rivelato una mezza delusione. Con  fretta e con poca consapevolezza, tutte le storyline principali sono state messe a tacere, e non è stato regalato un vero colpo di scena finale che, in qualche modo, potesse invogliare lo spettatore a vedere "il cosa succede dopo". Certo molte situazioni sono state lasciate in sospeso, hanno però  un amaro in bocca perchè si poteva osare di più. Invece Scandal ha sparato tutte le sue cartucce in anticipo senza preoccuparsi di conservare il meglio alla fine. 

In bilico tra una soap ed un drama politico, un pò Capitol ed un pò West Wing, con i suoi pregi e difetti, Scandal rimane ancora una serie mozzafiato che riesce sempre e comunque a tenere incollato lo spettatore davanti alla tv. 

Carlo Lanna 

PS. trovate l'articolo anche tra le pagine di OverNews Magazine 

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