mercoledì 18 giugno 2014

Agents of SHIELD, fenomenologia dei fumetti in tv (seconda parte)


Un blog di serie tv non è tale se non c’è una rubrica ad episodi. Dopo quella dedicata ad Arrow (qui trovate l’articolo di riferimento), quest’oggi vogliamo parlare di Agents of SHIELD, la serie sviluppata da Joss Whedon il  mio primo ed unico amore seriale – che non solo trae ispirazione dal grande universo dei fumetti Marvel, ma gioca e rigioca con la mitologia dei film super-eroistici che stanno ed hanno invaso le sale cinematografiche. Lo show che viene trasmesso dallo scorso settembre sul network della ABC e qui in Italia su Sky, è nato come risposta televisiva al grande successo degli Avengers. Joss Whedon, l’unico che poteva concepire una macchina commerciale del genere, getta le basi per una serie tv al passo con i tempi, ironica ed elettrizzante. Un vero cult per i nerd e non solo.

Agents of SHIELD cronologicamente è ambientato dopo la guerra che sconvolto New York e quindi riprende i fili del racconto dove è finito The Avengers; ma si intreccia anche con Thor – the Dark World in un episodio adrenalinico, ma è con l’arrivo nei cinema di Captain America: The Winter Soldier che l’universo di questa serie tv cambia volto. Non si sa se sia stata una semplice mossa pubblicitaria o questa inversione sia stata concepita fin dall’inizio, ma sta di fatto che dopo un periodo di incertezza, Agents of SHIELD ora è un guilty pleasure a tutti gli effetti.
Esatto perché nonostante il buon Whedon non abbia dimenticato di impreziosire la narrazione con perle di puro nerdismo, battute al fulmicotone e storie tipiche della sua poetica, la serie ha stentato a decollare. Io sono rimasto fedele, sapevo che il  Re Nerd non mi avrebbe deluso ed infatti così è stato. 

Dopo un buon pilot lo show si perde in episodi autoconclusivi che non permettono di legare con il pubblico, poi qualcosa scatta nell’episodio 10 e pian piano la squadra dello SHIELD, sboccia come un fiore a primavera. Il colpaccio arriva quando la trama si intreccia con Captain America 2, ed il tutto diventa molto più interessante rasentando il cult. La seconda parte della stagione, non solo ha fatto un balzo negli indici di gradimento del pubblico ( seppur gli ascolti non sono eclatanti), ma il plot è diventato più adrenalinico, la vicenda si è fatta intrigante intrecciando a se tutti gli episodi e, finalmente, non sono mancati colpi di scena e rovesci di fortuna. La Squadra dello SHIELD dunque capitanata da Cuolson (Clark Gregg) che torna in vita dopo un immaginario viaggio a Tahiti, Sky (Chole Bennet), Grant in odore di doppio gioco (Brett Dalton), Melida May (Ning-Na Wen) ed i due nerd Leo e Jemma, si erge come ultimo baluardo per la salvezza dell’umanità. Mentre i super eroi compiono le imprese più difficili, è la squadra dello SHIELD che agisce nell’ombra e che spiana la strada ai Vendicatori. Un action series a tutti gli effetti che non ha dimenticato tutti i classici stilemi del genere, divertendo e facendo divertire.
Questo spin-off televisivo della Marvel è quindi un vero e proprio evento per la cultura seriale ma soprattutto per l’universo dei fumetti. Due rette parallele che si incrociano e si fondono in un una congestione di avventure e personaggi memorabili, pronti a difendere i più deboli in un impeto di pathos e tanto divertimento. Agents of SHIELD diventa un cult con il passar degli episodi, ed è la prima prova tangibile che la linea tra cinema, tv e fumetti ormai non esiste più.

Carlo Lanna 

ps: Trovate come sempre l'articolo anche sulle pagine di OverNews Magazine 


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