sabato 14 giugno 2014

Penny Dreadful, una serie che non ha bisogno di presentazioni



Questa è una di quelle serie tv che parte con la vittoria in pugno, anzi con il rinnovo in tasca. Con un cast dal grande respiro e la garanzia della Showtime Tv, era plausibile che Penny Dreadful si tramutasse in un vero fenomeno di culto. Fin dal suo concepimento è stata una serie che ha attirato attorno a se una folta schiera di fan: sia l'amante dell'horror che dopo la delusione della stagione tre di American Horror Story è in cerca di una produzione televisiva che incuta timore, ma soprattutto è balzata agli occhi dello spettatore dal palato fine che vuole guardare una serie tv eclettica e dalle mille chiavi di lettura. Questo è uno show televisivo da guardare seduto comodamente sul divano di casa, con coca-cola, pop corn ed accoccolato vicino alla persona amata (ma anche con un amante fugace è indifferente anzi forse è ancora meglio). Mi ero immaginato così di guadare il pilot di Penny Dreadful. C'era la coca-cola, al posto dei pop corn  c'era una pacco di biscotti e sul divano ero in completa solitudine. "Che me ne frega" direte voi, è logico, ma voglio comunque raccontare cosa ha significato per me  questa serie tv alla luce dei 4 episodi (me ne manca uno) che ho visto nei giorni scorsi.



Premetto una cosa: l'horror è stato il mio genere cinematografico preferito, almeno fino a quando era un pischelletto senza spina dorsale. Guardavo i film con una mano sugli occhi è l'altra che stringeva il cuscino; ora le cose sono cambiate e difficilmente riesco ad impressionarmi di fronte a qualcosa (tranne quando penso all'Esorcista è ovvio). Quindi dopo essermi documentano a dovere, visionando trailer ed immagini promozionali, ero consapevole che Penny Dreadful sarebbe stata una serie tv molto difficile da digerire, ma non credevo che mi avesse inquietato fin dentro nel profondo (tanto da non riuscire a prendere sonno la notte). 

Il pilot mi ha sconvolto, in senso buono ovviamente, perchè non immaginavo che una serie televisiva potesse spingere così forte il piede dell'acceleratore su deliri onirici, brividi stregati e leggende metropolitane. E' infatti un calderone di eventi sconfinati, che attinge a tutta la grande tradizione horrorifica letteraria (e cinematografica), portando sul piccolo schermo un racconto pulito, intenso, senza sbavature e dalla complessa linea narrativa. Penny Dreadful incute timore fin dai titoli di apertura, che mostra scarafaggi, ragni ed altri insetti, ma fa anche scendere un brivido lungo la schiena quando la telecamera cammina con passo furtivo tra le vie di Londra, e si fa strada tra la nebbia, il fango e le locande illuminate di una luce fioca molto simile ad un cero. Ritrovare  in questo stato la mia amata Londra è stato quindi un colpo al cuore, poi quando la prima scena vede la morte di una bambina sventrata da una creatura della notte, intuisco già di che pasta è fatta la serie. Successivamente dallo sfondo emergono Eva Green (che come una regina domina costantemente la scena), Timothy Dalton, un raggiante Josh Harnett (con un visino scavato ma con un look invitantissimo) ed Harry Treadway, un ragazzetto sconosciuto ai più ma dalle grandi doti recitative. Solo dal secondo episodio emergono anche Billie Piper (conosciuta per il suo ruolo in Doctor Who e Secret diary of a call girl) ed un raggiunte Reeve Carney che seduce tutti con un solo sguardo. 


Ammetto che il pilot non mi aveva invogliato a continuare la visione, mi aveva inquietato ma non ero convinto che la serie potesse valere davvero. Era perfetta sotto il punto di vista stilistico, della recitazione, dell'ambientazione ma latitava una linea narrativa. Era tutto ancora troppo etereo e visionario per poter capire cosa stesse accadendo. C'era si il mistero sulla scomparsa della figlia di Sir. Malcom (interpretato appunto da Dalton), ma nulla era ancora stato delineato. Poi è bastato intromettere nella vicenda Dorian Gray, una storia d'amore nata  quasi per gioco, possessioni demoniache e leggende dell'oscurità per rendere il tutto molto chiaro. E' scoppiato così l'amore per questa serie tv che, con molta lentezza ma tanta determinazione, ha trovato posto nel mio cuore facendo battere all'impazzata. Difficilmente un prodotto seriale mi ha colpito in questo modo (o almeno non è successo di recente), Penny Dreadful invece lo ha fatto con una violenza inaudita ed ora non ne posso più fare a meno.L'episodio 5 che per causa di forza maggiore ancora non sono riuscito a vedere, da quando leggo in rete, si conferma come un altro tassello importante per un puzzle sconfinato di eventi. Quindi invece di guardare i Mondiali stasera, e volete provare delle forti emozioni, vi consiglio questo piccolo gioiello televisivo che è diventato, sul web, già cult. La prima stagione sarà composta da 8 episodi e la seconda (che verrà trasmessa il prossimo anno) sarà composta invece da 10. 

Non sapevo inoltre che Penny Dreadful era il nome di una collana di libri, pubblicata nel 1800, che intrecciava tra le sue pagine storie di miti e leggende (come Dracula e Dorian Gray ad esempio), in una Londra Vittoriana. 

Carlo Lanna 

Nessun commento:

Posta un commento