domenica 3 gennaio 2016

Buon 2016: l'obbiettivo principale? SCRIVERE


Oggi ho voglia di scrivere, ho voglia di mettere nero su bianco i dubbi, le ansie e le incertezze che attanagliano il mio futuro e che, inesorabilmente, sto portando  in questo 2016. Si perchè a distanza di 4 mesi dal mio ultimo post, scritto a fatica fra lacrime e rimpianti, ho deciso che qualcosa deve cambiare. Che sia anche il più piccolo particolare, ma la mia vita deve subire un mutamento per poter sperare e ritrovare la freschezza di un'esistenza che sta sfuggedo fra le dita.
 Alla luce di tutto questo decido quindi di fissare un obbiettivo, un punto di partenza che  possa spronare a fare sempre di più, per imparare da chi è più bravo, ma soprattutto  per migliorare me stesso. Scrivere è il mio obbiettivo, il punto di partenza per poter realizzare qualcosa, concretizzare (magari) una prolifica situazione lavorativa, è un obbiettivo che nonostante molti dubbi ho deciso di perseverare. Mi sono reso conto non solo di essere piuttosto bravo (anche se ho ancora molto da imparare), ma soprattutto ho capito che questa marea di sentimenti e sensazione che 24 ore al giorno mi porto dentro, devono pure servire a qualcosa.

Che sia dunque una news, una recesione o un post per questo blog, scrivere deve essere la costante del mio 2016, un modo per cercare di affrontare la vita, per esternare la tristezza e la malinconia latante, ma deve essere soprattutto un banco di prova, un modo per fare qualcosa di mio, di portare avanti un progetto senza essere 'comandato' da nessuno: costruire il mio futuro. Arrivare a questa conclusione non è stato facile anche perchè fino ad ora non sono ancora sicuro di quanto sto scrivendo, ma devo perseverare, devo essere forte perchè ho le qualità (o almeno sento di averle),  e non voglio più stare male, non voglio più essere triste e disfattista, devo realizzarmi e, credo, che l'obbiettivo posto mi potrà aiutare. 

Non sarà facile lo so, sono convinto che avrò dei momenti in cui arriverò a sfiorare una crisi di nervi (o di pianto), ma sono consapevole che questo è quello che devo fare. Scrivere il mio pensiero, veicolare un punto vista (anche quello più futile) è un modo per far capire alla gente che io esisto e che ho una coscienza ma,   soprattutto, sento il bisogno di emergere e cercare di dare un senso a questo mondo asociale, pieno di follie ed incertezze. 

Oggi riparto da me, cementifico il mattone di un qualcosa di nuovo ed inusuale. Questo DEVE essere il mio anno, il mio momento di gloria; il treno di una vita non è ancora passato e non arriverà certo per caso, sono io che devo costruire la stazione ideale per peremettere a quell'occasione di transitare al momento giusto. Quindi riparto da me, da questo obbiettivo che, in tutte le sue sfaccettature, mi accompagnerà in un nuovo anno. Che l'avventura abbia inizio!


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