lunedì 24 agosto 2015

Considerazioni sparse su me stesso medesimo dopo 3 lunghi mesi di assenza



Torno a scrivere sul mio blog a quasi 3 mesi di distanza dall'ultimo post. Molte cose sono successe, traguardi sono stati raggiunti, ma la malinconia ed il malcontento è stato comunque il filo di Arianna di una stagione, l'estate 2015, trascorsa divorando libri, guardando serie tv, corse in ospedale, gite a mare e scorci di una splendida città d'arte. Quel treno di cui vi ho parlato tempo fa  è fuggito miseramente facendomi credere che in fondo a tutto questo c'era una luce, una speranza che  un sogno potesse realizzarsi. Ed invece sono di nuovo qui in un crogiolo di rimpianti e commiserazione. 


E' per tutto il mese di luglio che volevo scrivere un paio di righe su quello che mi stava accadendo, ma per una volta non avevo voglia di farlo, come se fossi stanco di scrivere, di mettere su "carta" i miei pensieri torbidi e fumosi. Da giornalista pensate è grave tutto ciò, ma in verità sono deluso da questo mondo, da me stesso e da questa vita che sto vivendo. Se da un lato posso ritenermi fortunato di avere una famiglia affettuosa ed il cuore che batte per una persona speciale, dall'altro sento di essere infelice, insoddisfatto di quello sono e consapevole di essere un buono a nulla. 

Arrivare a questa convinzione è stata dura, ci ho pensato, ho analizzato anche il più piccolo dettaglio fino a capire che, il sottoscritto, è un buono a nulla di prima categoria. Mi rendo conto infatti  di risultare antipatico ed irritante (soprattutto agli amici), di sentirmi troppo responsabile senza mai compiere un "folle" gesto, di essere un ragazzo ansioso e pauroso, di non sapere fare altro nella vita se non tenere in ordine la sua stanza e vivere la vita attraverso quella degli altri. 

Non sono bravo nelle materie giuridiche, nonostante dopo anni ho preso una laurea in giurisprudenza, non sono bravo nel giornalismo dato che nessuno ha creduto in me se non realtà piccole ed atte allo sfruttamento della professione, Sento solo di essere pronto per fare il salto di qualità, spiccare il volo e intravedere un futuro per me stesso e, di riflesso, per la mia dolce metà. Invece tutto quello che è accaduto a giugno mi ha fatto capire che i sogni sono per i deboli e non portano da nessuna parte. 

La mia festa di laurea è stata offuscata dall'annullamento della Convention di Arrow che, per tutto il 2014, mi ha tenuto impegnato facendomi trovare con un pugno di mosche in mano; tutto il resto è stato appannato dal ricovero di mia madre in ospedale e dalla notizia che non andrò a Parigi per tre mesi. Ora potete immaginare in che condizioni psico-morali sono caduto? Arrivare a compiere questo esame di coscienza dopo tutto quello che è  accaduto fa male al cuore, ma  era necessario. 

Dovevo arrivare alla radice del problema ed il mio viaggio in Puglia mi ha messo di fronte al problema; andare a Bruxelles ed essere messo di fronte ad una realtà frivola ed altamente diversa da quella italiana, è stata una conferma. Sono un BUONO A NULLA. Ho sbattuto la testa sul mio reale problema, e finalmente ho trovato la fonte delle mie insicurezze e di tutti i "problemi" esistenziali che mi accompagnano fin dall'adolescenza. Ora devo trovare la  forza, metabolizzare il tutto e cercare di affrontare il problema e, nonostante non sappia fare nulla, devo rincorrere il mio destino. Ho bisogno di cambiare aria, sentirmi utile per me stesso ed avere uno scopo nella giornata. 


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