martedì 12 agosto 2014

Un viaggio in Sicila alla ricerca di miti, leggende e (naturalmente) delle serie tv


Arrivano le meritate vacanze e mai come quest'anno giungono a conclusione di un periodo di studio matto e disperato ed una spasmodica ricerca di lavoro che attualmente non c'è. Dopo 8 esami superati con successo in un anno accademico, mille serie tv viste, recensite e valutate, il 4 agosto con valigia in spalla, cappello ed un paio di occhiali, sono partito alla volta della Sicilia. AciCastello, la terra dei Malavoglia, è il luogo stabilito per una settimana di sole, mare, salsedine e tanto relax. Ma per una persona (come il sottoscritto) che non ama particolarmente morire sotto un sole cocente, che non riesce a stare lontano dal mondo dei social network e non è soddisfatto se non guarda almeno due episodi di una serie tv al giorno, come potrebbe gustarsi una settimana di vacanza? Sulla mia stessa pelle ho vissuto quest'esperienza e grazie ad una buona dose di fantasia e sopportazione, tutti ma proprio tutti i malati di serie tv e gli addicted to social, possono sopravvivere e gustarsi una vacanza di relax. 

Le quasi 5 ore di viaggio da Caserta a Villa San Giovanni, passano velocemente perchè hai la consapevolezza che sei in vacanza ed apparentemente, non ti importa dell'insana "malattia" che ti porti dietro. Piacevoli sono i 20 minuti che impieghi per attraversare lo stretto di Messina, e non ti pesa l'ora e dieci minuti che impieghi per arrivare al Residence (anche perchè cadi in un sonno profondo); il bagno in piscina e la preparazione della cena dunque fanno vivere in tutta tranquillità il primo giorno di vacanza. I sintomi di irrequietezza si fanno vivi dopo appena 24 ore
Nel mentre si decide di fare una capatina al mare ed esplorare le bellezze del luogo, ti rendi conto che la tua dolce metà ha portato con sè un pc portatile. Consapevole che non riuscirai a guardare neanche un episodio della tua serie tv preferita, perchè preso in giro dai tuoi stessi compagni di viaggi, decidi allora di affidarti alla fantasia e far volare l'immaginazione. Ci vuole un pò per abituarsi ma gli effetti si vedono poco dopo. E' in una spiaggia alle porte di Catania fatta di sabbia finissima, un mare quasi cristallino ed un vento che ti prende a schiaffi, che cominci ad immaginare di essere ad Orange Country; si perchè nel mentre mi spalmavo la crema solare rigorosamente con protezione 30, pur di saziare la mia voglia di serie tv, tra i volti che affollavano quel piccolo lembo di terra, speravo di poter intravedere Seth, Marissa, Summer e Ryan, intenti a giocare in riva al mare oppure a prendere il sole; tutto ciò mi ha dato la "forza" di poter fare un bagno e prendere un pò di tintarella. Il secondo giorno quindi passa così, senza aver visto una serie tv e senza aver letto neanche una riga del libro che avevo sull'e-reader.


Il giorno successivo arrivano le dolenti note. Ustionato sulla schiena e con un sonno indicibile, mi avventuro verso Capo Passero in provincia di Siracusa (la terra dei pomodori pachino). In completa astinenza di serie tv dunque (e vicino ad una crisi), la spiaggia ed il mare ipnotico, mi fanno pensare di essere sull'isola di Lost; la certezza che su quel lembo di terra pieno di storia, di miti e leggende, il dottor Jack mi possa salvare da questo stillicidio e curare le  ferite solari, mi fa arrivare con una fame da lupi al ristorante che affacciava sul mare;  la pausa pranzo mi fa tornare alla realtà e la visita alla caratteristica città di Siracusa allevia un pò il mio dolore.
La notte porta consiglio, e la gita fuori porto a Taormina placa i sintomi della mia dipendenza. La granita del famoso Bam Bar, le luci, l'atmosfera e la movida, mi fanno pensare:" Ma allora c'è una vita al di fuori dello schermo di un pc?" Torno infatti soddisfatto al residence, e assonnato, cado in un sogno profondo. 
La giornata all'Etanalandia, il parco dei divertimenti, allevia quella voglia di vedere una serie tv ma le scottature sono ancora lì, più forti che mai e mi costringono a "morire" in una piscina per alleviare un fuoco ed una calura insopportabile.Comincio quindi  ad apprezzare l'isola della Sicilia, ne assaporo gli usi ed i costumi, il cibo, il clima e quella voglia di preservare le tradizioni. La giornata all'Etnalandia è stata stancante, ma la visione del pc appena rientrato nel residence, fa scattare in me qualcosa:" Voglio vedere un episodio di Nashville" affermo mentre la mia dolce metà ed i compagni di viaggio preparano la cena. Qualcosa va storto: il pc non ha il programma giusto per leggere gli mp4. Il wi-fi potrebbe essere la mia salvezza, ma la cena è a tavola ed io decido di non pensarci. Sono quasi rassegnato. 

I sintomi dell'astinenza sono quasi scomparsi quando, ad Agrigento, mi reco alla Cala dei Turchi. Il posto è magico, le risate non mancano ed io sotto l'ombrellone in totale relax posso finalmente terminare un capitolo di Outlander, il libro che sto leggendo. La giornata continua alla Valle dei Templi, un luogo senza tempo dove la mitologia si respira in ogni dove. La calura è forte ma il luogo è così bello che quasi non ci si faccio caso, ed il percorso tra i templi di Giove, Giunone e della Concordia procede spedito. 

Questo lungo viaggio ci costringe ad una sosta. Il giorno dopo io, la mia dolce metà ed i compagni di viaggio, esploriamo AciCastello. L'isola dei ciclopi è la nostra meta. Questo è un luogo etero, quasi fuori dal mondo con un mare cristallino ed un'aria salmastra. La fantasia non veleggia alta, forse sono troppo stanco, eppure la giornata è piacevolissima. Tornando nel primo pomeriggio al residence, approfittando di un'ora libera, rubo il pc ed apro tutti i siti di serie tv che conosco. Sembra quasi Natale, il mio cuore è ricolmo di gioia tanto è vero che non solo riesco a guardare un episodio del Doctor Who ma perfino farmi due risate con  le Mystery Girls (di cui qui trovate un commento alla serie). Non potevo crederci che tutto questo stava accadendo; a pochi giorni dalla fine delle mie vacanze finalmente avevo saziato la mia voglia di serie tv, ora tutto aveva un senso. La fantasia quindi mi ha ritemprato ed il giorno dopo sulle spiagge di Termini Imerese, ho immaginato di vedere seppur in lontananza, il vascello del Capitano Filnt; Quest'idea mi ha fatto ridere tanto è vero che non ho per nulla sentito sulla mia pelle la soffocante calura. La successiva visita al castello medioevale di Caccamo, è stato un tripudio di emozioni, risate e tanto divertimento. 
Nell'immaginare di essere alla corte di Reign o a quella dei Tudors, ha permesso alla mia mente di tessere una fantasiosa storia avvincente, intrigante ed emozionante: sarà stata colpa del cannolo che ho mangiato poco prima? Questo non so dirlo ma sta di fatto che l'ultimo giorno di vacanza è stato quello più bello e divertente. 
La sera poi a quasi mille metri d'altezza, l'Etna in eruzione, mi ha fatto tornare alla realtà. Quei sbuffi di lava di un color rosso accesso, non mi hanno fatto viaggiare con la fantasia, sono rimasto infatti ancorato alla realtà quasi basito di fronte alla grandezza della natura. 
Per tutti gli amanti delle serie tv dunque, questo breve resoconto della mia settimana in Sicilia, può essere un chiaro esempio di come superare o quanto meno mettere a tacere, i sintomi di una splendida malattia che dilaga ogni giorno  senza fermarsi. La fantasia è l'unico rimedio per poter alleviare questa insana voglia di stare sempre al pc e mangiare serie tv a pranzo a cena; il sottoscritto è riuscito dove, forse, altri hanno fallito. Non solo infatti mi sono divertito ed ho visto luoghi assolutamente splendidi, ma ho viaggiato in quei sei giorni, insieme a tutti i miei idoli, in un impeto di grandi emozioni e risate a go-go. Che poi la Sicilia nonostante la sua bellezza ha un clima che non fa al caso mio, non è certo una colpa da additare a questa regione. Ci tornerei sicuramente per il cibo e per la bellezza dei suoi abitanti. 
Carlo Lanna 

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